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Allies in Italy Demanding Answers from Berlusconi
Our brothers and sisters in Italy are demanding answers there as well. Here's a letter recently sent by an activist to the secretary of the Italian political party Rifondazione Comunista:
Egr. Sig.
FAUSTO BERTINOTTI
Segretario Rifondazione Comunista
Londra, 29 maggio 2005
Egregio Sig. Bertinotti,
Le scrivo perch� � uno dei politici italiani che stimo di pi�. Vivo a Londra da qualche anno, e sto seguendo con attenzione gli sviluppi del "Downing Street Memo" in Inghilterra e in America. Ritengo che anche in Italia la questione debba essere affrontata, possibilmente con un'interrogazione parlamentare.
Mi scuso anticipatamente per la lunghezza di questa lettera, ma ritengo opportuno dare un quadro abbastanza completo della situazione. In fondo alla lettera riporto anche le fonti.
PREMESSA
Come sapr�, il 1� maggio 2005 il Sunday Times ha pubblicato un documento segreto, definito "Downing Street Memo" (1) che soprattutto in Inghilterra ha sollevato scalpore e indignazione. Questo documento con solerti toni di 'ordinaria' burocrazia riporta gli esiti di un incontro ad altissimo livello, tenutosi il 23 luglio 2002, tra Tony Blair, funzionari di governo e membri dell'intelligence inglese. Nel dettaglio I partecipanti all�incontro erano:
� Prime Minister � Tony Blair
� Foreign Policy Advisor - David Manning
� Matthew Rycroft - aide to Manning, wrote up the minutes of the meeting.
� Defence Secretary - Geoff Hoon
� Foreign Secretary - Jack Straw
� Attorney-General - Lord Goldsmith
� Cabinet Secretary - Sir Richard Wilson
� Chair of the Joint Intelligence Committee - John Scarlett
� Director of GCHQ - Francis Richards, head of the UK's "signals
intelligence establishment", an intelligence agency, which reports
to the Foreign Secretary
� Director of SIS (aka MI6) - Sir Richard Dearlove, identified as 'C' in the
meeting minutes, heads the UK's foreign intelligence service
� Chief of the Defence Staff - Admiral Sir Michael Boyce
� Chief of Staff - Jonathan Powell
� Head of Strategy - Alastair Campbell
� Director of Political & Govt Relations - Sally Morgan
I contenuti del �Downing Street Memo� sono sconvolgenti: leggendo il documento si comprende come mentre americani e inglesi ufficialmente asserissero in quel periodo di considerare prioritaria la diplomazia, e la guerra solo un mezzo cui ricorrere in ultima istanza, in realt� la grande macchina angloamericana si fosse gi� messa in moto col preciso intento di un cambio di regime a Bagdad. Sempre a dispetto delle posizioni ufficiali, nel documento segreto si afferma che l'Iraq non � considerato una minaccia grave ("his WMD capability was less than that of Libya, North Korea or Iran"), che Bush 'non ha pazienza per seguire la strada UN' e che "fatti e intelligence vengono aggiustati per aderire alla strategia" ("But the intelligence and facts were being fixed around the policy") in quanto i presupposti legali per una guerra sono esigui ("the case was thin").
Oggi, domenica 29 maggio, ancora sul Sunday Times (2), nuove rivelazioni: USA e Inghilterra bombardarono massicciamente l'Iraq nel 2002 - con un tonnellaggio che solo nella seconda met� del 2002 fu doppio rispetto all'intero 2001 - con l'intenzione di provocare una reazione e avere una scusa per avviare una guerra.
Negli Stati Uniti tutte queste vicende, inspiegabilmente, ma non sorprendentemente, non hanno ricevuto degna copertura giornalistica (3). Solo sparuti riferimenti sul New York Times e sul Washington Post, determinati da un'ondata di lettere di protesta indirizzate ai rispettivi ombudsman. Nei notiziari televisivi il silenzio � stato quasi assoluto.
Tuttavia, una parte della sinistra americana � in fermento. Il rappresentante democratico John Conyers (4) ha scritto una lettera al presidente Bush, sottoscritta da 88 membri del congresso chiedendo spiegazioni (tuttavia a distanza di 25 giorni non ha ancora ricevuto alcuna risposta). Qualche giorno fa ha lanciato una petizione online con l'intento di raccogliere 100,000 firme.
Una coalizione di movimenti di veterani, pacifisti e attivisti (5) � stata formata per richiedere al congresso l'avvio di un'inchiesta formale su Bush per reati di cospirazione, tradimento e via dicendo, in quanto il Downing Street Memo suggerisce che Bush sia andato ben al di l� dei poteri assegnatigli dalla Costituzione.
ANCHE L'ITALIA HA BISOGNO DI VERITA'
Pur vivendo in Inghilterra, seguo la politica Italiana, e leggo le edizioni online di diversi giornali. Mi sembra strano che anche sulla stampa italiana la copertura del "Downing Street Memo" sia stata quasi inesistente. Strano, considerato il fatto che Silvio Berlusconi ha condiviso la scellerata avventura di Bush e Blair.
Pi� nello specifico italiano, dopo la pubblicazione del "Downing Street Memo" emergono vari gravi dubbi che, a mio parere, potrebbero essere oggetto di un'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE:
� In che misura erano note a Berlusconi le reali intenzioni di guerra di Bush e Blair nel 2002?
� Era il governo Berlusconi al corrente del fatto che Saddam non fosse ritenuto una minaccia ("his WMD capability was less than that of Libya, North Korea or Iran"), e che si intendesse attuare un cambio di regime (�Bush wanted to remove Saddam� ��It seemed clear that Bush had made up his mind to take military action�) sfruttando dati di intelligence intenzionalmente "aggiustati" per muovere guerra all'Iraq? ("But the intelligence and facts were being fixed around the policy")?
� Ammettendo che il governo Italiano non fosse a conoscenza dei propositi di Bush e Blair: qual � la posizione del governo Italiano sui contenuti del "Downing Street Memo"?
� Qual � l�opinione del governo Berlusconi sul �Downing Street Memo�?
� Ammettemdo che l'Italia sia stata tratta in inganno da Bush e Blair, coinvolta in piani guerrafondai mascherati da "minacce" costruite ad arte � come appare chiaro dalla pubblicazione del "Downing Street Memo" � non dovrebbe il governo Italiano, per dignit� ritiarsi da una coalizione basata sulla menzogna e che in base a menzogne ha scatenato una guerra che ha causato oltre 100.000 morti?
Sono al corrente che l�argomento Iraq � stato trattato in parlamento, ma il �Downing Street Memo� getta nuova luce sugli antefatti della guerra e solleva varie gravi domande. Credo che i quesiti che ho elencato sopra (e sicuramente altri, emergenti da una lettura attenta del �Downing Street Memo�) servirebbero a portare chiarezza sul ruolo che l'Italia ha avuto nella guerra in Iraq.
Rappresenterebbero, in generale, anche un contributo verso la verit� per il mondo intero, verit� per la quale stanno anche lottando diversi gruppi in America, nonostante il massiccio silenzio dei media.
Scrivo da cittadino Italiano. Non ho alcuna affiliazione di carattere politico. Sono semplicemente preoccupato di ci� che accade nel mondo. Colgo pericolosi e insidiosi segni di un'inedita forma di fascismo che utilizza i mezzi classici della paura, del fanatismo religioso, del "patriottismo" per perseguire propri scopi che rimangono nascosti alla gente, resa ottusa dalla retorica governativa e da mezzi di comunicazione di massa sempre pi� funzionali a tale retorica.
L'america � governata da un gruppo di uomini con una visione distorta e antidemocratica della realt�, che esalta il potere a tutti i costi. Il Project for a New American Century insegna.(6)
In un'intervista apparsa oggi il deputato inglese George Galloway (7) afferma:
"All I can say from my own conversations with Mr. Blair, man to man, are that I think that both him and George W. Bush are possessed of a kind of messianic belief that somebody, God perhaps, gave them the job of shouldering the white man's burden, which is the world. That someone gave them the right to step outside of international law; go anywhere, do anything, pay any price in other people's blood, to reshape the world in their image; in the image that they want to see. And I think that both men will be damned in history. Both men have made their respective countries the two most hated countries in the world."
Quando, impuniti, i potenti possono perseguire i propri disegni, in segreto e nella menzogna, e magari celebrarli come atti di virt� e democrazia, sebbene a costo di morte e distruzione, non c'� da stare molto tranquilli.
Credo che un'interrogazione parlamentare in Italia potrebbe contribuire a contrastare una tendenza pericolosa e a diffondere consapevolezza fra la gente.
Mi scusi ancora per la lunghezza, spero comunque che la mia lettera raccolga il suo interesse.
Cordiali saluti,
RIFERIMENTI:
1. Articolo del Sunday Times sul "Secret Downing Street Memo: http://www.timesonline.co.uk/article/0,,2087-1593607,00.html
E' stato anche creato un utile sito che ne mette in risalto i contenuti, e riporta i principali articoli della stampa americana: http://www.downingstreetmemo.com/
2. Articolo sui bombardamenti in Iraq prima dell'avvio ufficiale della guerra
http://www.timesonline.co.uk/article/0,,2087-1632566,00.html
3. Notizia su studio bipartisan del congresso sulla copertura giornalistica di notizie di rilievo negli Stati Uniti: http://mediamatters.org/items/200505250003
Emerge che notizie 'spiacevoli' per l'amministrazione Bush sono soppiantate da storie truculenti o a sfondo morboso.
4. Sito Web del Rappresentate del Congresso John Conyers: http://www.johnconyers.com/
John Conyers ha anche un blog nel quale aggiorna sulle vicende di cui si occupa: http://www.conyersblog.us/
5. Sito Web della coalizione di gruppi di attivisti che intende promuovere una richiesta di inchiesta su George Bush: http://www.afterdowningstreet.org/
6. Sito dell'organizzazione Project for a New American Century http://www.newamericancentury.org/
7. Intervista con George Galloway:
http://www.commondreams.org/cgi-bin/print.cgi?file=/views05/0528-27.htm
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